Attenzione ai prodotti sugar-free

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E’ veramente una brutta notizia. Quasi tutti i prodotti senza zucchero probabilmente sono dolcificati con aspartame, sostanza di cui da qualche tempo si lamenta la tossicità.

E per tossicità non si intende un semplice mal di pancia, qualche brufolo di troppo o inezie del genere. Si parla di avvelenamento. I sintomi che l’aspartame provocherebbe sono tanti e tali da renderli difficili da individuare. Si tratterebbe di danni al cervello, alla vista, al fegato, ai reni, e tutti nella loro forma peggiore.

Mi rendo conto che gli allarmismi non sono mai una buona cosa, ma che pensare del fatto che la FDA (Food and Drug Administration) per molti anni abbia rifiutato l’approvazione dell’uso dell’aspartame per uso alimentare? Si riporta che gli effetti sulle cavie da laboratorio fossero veramente devastanti. In qualche modo, sembra per vie politiche, l’aspartame ha poi trovato la sua strada nelle nostre abitudini alimentari, con effetti ancora non controllabili in maniera evidente.

Di certo sappiamo che l’aspartame contiene acido aspartico,  fenilalanina e un 10% di metanolo. Ricordiamo tutti cosa accadde qualche anno fa con il vino al metanolo. La situazione peggiora ulteriormente quando un prodotto contenente aspartame viene riscaldato fino a superare i 30°C. In questo caso si forma del metanolo libero, che ingerito si trasforma in acido formico e formaldeide, entrambi altamenti tossici per l’organismo.

C’è esagerazione nell’allarme che circola a proposito dell’aspartame? Sembra proprio di no, ma nel dubbio è meglio usare un po’ di zucchero (che è ancora il minore dei mali), fare attività fisica e bere molta acqua, sperando in questo modo di smaltire l’aspartame assunto con caramelle, gomme da masticare, bibite dietetiche e via dicendo. Usiamo il cervello, finchè funziona!


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