Galles, un drago rosso su un monte verde

Galles-Castello di Caerphilly
Galles-Castello di Caerphilly

Il mito vuole che y ddrayg goch, il drago rosso, sia apparso sugli stendardi bellici dei sovrani gallesi di Guynedd nell’VIII secolo. L’antica tradizione fa risalire la nascita della bandiera del Galles al 1485 quando Enrico Tudor, sopraggiunto nella regione per pretendere il regno di Riccardo III, collocò il drago rosso, segno rappresentativo locale, sugli stendardi della sua dinastia. Agli abitanti del territorio piacque l’atto e accettarono come loro quella bandiera.

Per chi vuole andare oltre le tendenze e la moda e, dunque, Londra e la Scozia, ma visitare comunque il Regno Unito, il Galles è la meta giusta. Non dovrà apparire strano trovarsi a Cardiff, la capitale, e scorgere insegne stradali scritte in inglese ed in celtico o sentir parlare in una lingua che non assomiglia affatto a ciò che ci aspetteremmo in un paese anglosassone. Nella terra del drago rosso, infatti, la lingua ufficiale, insegnata anche nelle scuole, è il “Cymraeg,” il cimrico o gallese (in Inglese chiamata welsh), che deriva dal britico, che fa parte del gruppo delle lingue celtiche.

Galles-cascata
Galles-cascata

Culla di antiche leggende, grazie alle su origini celtiche, il Galles conserva ancora siti di grande interesse e tracce di vita e storia di quest’antico popolo. Oltre ai menihir, i caratteristici insediamenti di pietre,  nel paese si contano più di 400 castelli di cui il più grande,  e secondo della Gran Bretagna dopo quello di Windsor, è il Castello di Caerphilly nei pressi di Cardiff costruito sulle basi di un’antica fortificazione romana a partire dal 1268. Il Galles può essere considerato un paese magico. L’incredibile flora, per via delle piogge che cadono per quasi tutti i giorni dell’anno, ricopre gran parte del paese sormontato da paesaggi che ricordano i racconti di John Ronald Reuel Tolkien ne Il Signore degli Anelli dove, con un pizzico di fantasia, è facile immaginare elfi e gnomi saltare tra le fronde.

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