Segovia

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All’ingresso della città vecchia c’è l’imponente Acuedotto romano del I secolo d.C., ancora funzionante, costruito da Traiano per portare alla città le acque del Rio Frio.

L’acquedotto, realizzato in blocchi di granito murati a secco, ha una lunghezza totale di 17 chilometri di cui una parte di quasi 800 metri con 118 arcate sormontate da un attico in cui sono inserite le condutture. La sua altezza varia da 7 a 28,5 metri e per la parte più alta (lunga 276 metri) è formato da due ordini sovrapposti.

Alcuni dei più begli edifici della città si trovano nella zona Calle de Servantes: dove si trovano monumenti come una delle chiese più importanti del romanico segoviano, San Martín (XII secolo), il cui portico a colonnine con capitelli figurativi rivela influenze orientali; essa inoltre possiede una grande arcata ricca di statue.

Le tipiche strade del centro si aprono sulla piazza porticata più importante di Segovia, Plaza Mayor, sulla quale si affaccia l’abside della Catedral.

La Catedral fu costruita sotto Carlo V nel punto più alto della città e si presenta con una facciata semplice affiancata da un maestoso campanile alto un centinaio di metri; al suo interno una magnificente volta stellare, splendide vetrate, preziose sculture, e un bellissimo chiostro, originario dalla precedente cattedrale e quindi riallestito nel 1558.

Il Castello di Alcázar, insieme all’acquedotto è sicuramente il simbolo della città di Segovia. Costruito nell’XI secolo su uno sperone roccioso con uno strapiombo di un’ottantina di metri, è stato restaurato varie volte soprattutto dopo l’incendio del 1862, in seguito al quale è stato poi fantasiosamente ricostruito (esso fu motivo di ispirazione a Walt Disney nelle sue creazioni). Il castello è noto anche per essere stato il luogo nel quale la Regina Isabel promisse a Colombo il finanziamento per il viaggio alla scoperta delle Americhe. All’interno del castello, sono visibili oggetti d’epoca e arredi originali.

Meritano una visita anche la tardo-romanica Chiesa di San Esteban (XII secolo) e la più antica chiesa romanica di Segovia, la Chiesa di San Juan de los Caballeros, dell’XI secolo, luogo di sepoltura delle famiglie borghesi della città, la quale possiede uno splendido portico a rilievi con motivi floreali, animali e teste umane, portato qui dalla chiesa di San Nicolás.

Al di fuori delle mura, sorgono altri importanti edifici storici come il San Millán (1110-23), una delle chiese romaniche più pure di Spagna, caratterizzata da una facciata sobria e con porticate a colonne con capitelli istoriati nel cui interno si possono ammirare affreschi del XIII secolo.

San Clemente rappresenta invece un interessante esempio del passaggio dal romanico al gotico.

Il Monastero del Parral, fondato nel 1400 per l’ordine degli eremiti di San Girolamo è un altro interessante sito da visitare come lo è anche la Chiesa di Vera Cruz, una chiesa romanica eretta dai Templari all’inizio del XIII secolo su pianta dodecagonale.

Infine a San Ildefonso de la Granja, a 11 km dalla città, ai piedi della Sierra Guadarrama, si trova il Palazzo della Granja, una Versailles castigliana famosa per le fontane monumentali e per i bellissimi giochi d’acqua.

Leggi tutto: http://www.informagiovani-italia.com/cosa-vedere-segovia.htm#ixzz1Jz1YlnaPSegovia è una città medievale, tra le più belle e spettacolari città della Spagna. Se state pensando ad un viaggio breve, anche solo di un fine settimana dalla vicinissima Madrid (distante circa 82 km e solo 30 minuti via treno dalla capitale), un viaggio a Segovia diventa ideale destinazione. Una città brulicante di cultura ed arte, scelta dall’UNESCO come sito Patrimonio di tutta l’Umanità.

La sua omonima provincia è parte delle nove che compongono la comunità autonoma di Castilla y León ed è delimitata a nord da Burgos e Valladolid, Ávila ad ovest, a sud da Madrid e Guadalajara e Soria ad est. La città è inoltre situata in un’altitudine che varia da 750 metri a nord-ovest ai 2.430 metri dell’area del Peñalara.

Il visitatore al suo arrivo si trova di fronte ad una delle più antiche città della Spagna, posta lungo il percorso principale del Camino de Santiago, quello che si dirama da Madrid. Percorrendo le sua antiche strade si può apprezzare di persona l’entità del suo patrimonio storico, con una grande concentrazione di edifici come l’Acquedotto romano, la Cattedrale, l’Alcazar, le Mura, la chiesa di San Martino, la chiesa della Santissima Trinità, la chiesa di San Juan de los Caballeros, il Monastero di San Antonio e il Real Monastero del Parral, la chiesa di San Esteban, la chiesa di San Millan, San Justo, quella di Vera Cruz, l’Antica Sinagoga, il Convento dei Carmelitani Scalzi, il Santuario di Nostra Signora della Fuencisla e tanti tanti altri.

Segovia vive oggi delle essenze della tradizione castigliana, nobile, potente e un po’ austera. Il centro storico è originario del XI secolo, lo si trova sul lato sinistro del fiume Eresma. Fuori dalle mura, la città medievale è invece cresciuta verso est, oggi il centro commerciale e d’affari. La maggior parte della moderna crescita urbana si è verificata dopo la guerra civile spagnola, ma le sue origini sono ben più antiche: nel luogo dove oggi sorge l’Alcazar esisteva un tempo un insediamento di origine celto-iberica, che durante il periodo romano apparteneva alla giurisdizione della Colonia Clunia Sulpicia. É emblematico il fatto che ne i Visigoti né i Mori abbiano lasciato tracce nella città e questo porta alcuni a sostenere che essa sia stata abbandonata dopo la conquista araba della Spagna e ripopolata solo come parte della Reconquista, verso la fine del XI secolo. É infatti dopo la conquista di Toledo da parte di Alfonso VI di León e Castiglia, che il Conte Raimondo di Borgogna, attraverso il ripristino della arcidiocesi di Pierre de Agen, iniziò il ripopolamento di Segovia nel 1088 (con cristiani del nord della penisola e al di là dei Pirenei). La posizione nelle rotte della transumanza resero Segovia un importante centro di commercio per la lana e in generale dei manufatti tessili (la cui esistenza è documentata sin dal XII secolo). Alla fine del medioevo la città viveva il suo periodo di massimo splendore, grazie anche alla sviluppo della comunità ebraica residente.

Il suo momento di grande prosperità e splendore si concluse un po’ bruscamente nel 1521 con la sollevazione popolare dei Comuneros, guidata da Juan Bravo. Inoltre, c’è anche da considerare il fatto che il centro di gravità economica in Spagna si era già spostato verso sud in direzione della Andalusia e di Siviglia in particolare. Nonostante il suo declino come centro di potere, sia riuscita a mantenere un notevole stato di conservazione dei suoi monumenti più caratteristici. Oggi, se non fosse per le migliaia di turisti che attrae e il patrimonio mondiale presente, sarebbe poco più che una città di mercato, un capoluogo di provincia con meno di 60.000 abitanti.

Consigliamo in particolare la visita a tre monumenti di grande interesse storico e architettonico. Il primo è l’Acquedotto romano, costruito probabilmente nel I secolo per portare l’acqua dal Rio Frio alto nella Sierra. La leggenda dice che fu costruito durante la notte dal diavolo, a causa di una giovane del posto, che divenuta così stanca nel prendere acqua dal fiume gli aveva venduto la propria anima in cambio. Leggende a parte, è questo il monumento più emblematico di Segovia e il più importante esempio d’ingegneria civile romana in Spagna: ha dell’incredibile pensare che nessun legante lo tiene in piede, non cemento, no malta, niente. La sua intera lunghezza è di 800 metri e 30 metri è la sua altezza. Un gioiello architettonico di oltre 2000 anni.

L’Alcázar è l’altro grande sito d’interesse di Segovia. Risalente almeno al XII secolo, ma rimaneggiato, ampliato, bruciato e ricostruito più e più volte. Il grande castello-fortezza di Segovia è immediatamente riconoscibile da chilometri di lontananza. Vi viveva Isabella la Cattolica nei giorni della sua proclamazione a regina, che qui ricevette anche Cristoforo Colombo per i ben noti finanziamenti necessari alla sua avventura transatlantica. Sorge su una rupe rocciosa sopra la confluenza dei due fiumi della città e ci sono anche evidenze archeologiche che suggeriscono l’utilizzo del sito sin dall’epoca romana come fortificazione. All’interno si possono visitare la sala del trono e la torre principale, per godere dello splendido panorama.

La Cattedrale di Segovia è situata in un angolo della Plaza Mayor, stagliata imponente su tutta la città. Venne costruita per sostituire un tempio romanico bruciato nel 1520 durante la guerra dei Comuneros. I lavori della cattedrale attuale iniziarono nel 1525, per cui lo stile è oggi visibile è quello tardo-gotico. Per il suo colore chiaro e la riverenza suscitata viene chiamata la “Dama” delle cattedrali spagnole.

Sono veramente tante le attrazioni della città, tutte da non perdere. Consigliamo anche una visita alle vicine miniere di Segovia, il più antico edificio industriale ancora in piedi in Spagna e uno dei più antichi stabilimenti di produzione meccanizzata ancora presenti nel mondo.

Il giro turistico si allevia di puri momenti di relax, soprattutto se legati alla gastronomia locale. Consigliamo in particolare i ristoranti presenti nelle vicinanze dell’acquedotto, tra cui il ben noto Mesón De Candido, sotto gli archi (ma non è per tutte le tasche). Le specialità culinarie di Segovia sono gli arrosti castigliani, specialmente il lechazo, l’agnello da latte, e ancora di più, il cochinillo (maialino da latte, arrostito lento). Altri piatti d’interesse sono la sopa castellana, una zuppa di pane aglio, conosciuta in tutta la Spagna, ma qui cucinata al suo meglio e servita con i judias liebre, fagioli in umido con lepre, o Trucha Segovia, la trota. Tra i dolci si consiglia di non perdere il segoviano ponche. Tra i vini non mancate di provare i due ‘denominaciones de origen’: Rueda denota solitamente un vino bianco, spesso leggere e fresco da bere. Ribera del Duero produce i migliori rossi, bevuti giovani o maturi. Un altro luogo di produzione a Segovia è Valtiendas.

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