Patagonia – un viaggio tra immense praterie

 

Prateria-Patagonia
Prateria-Patagonia

Chi non è un ricco, anzi ricchissimo imprenditore pieno di soldi da investire anche all’estero, difficilmente riuscirà ad acquistare una personale estancia in Patagonia, come è riuscito a fare, ad esempio, Luciano Benetton. Tuttavia, anche per chi certi lussi può soltanto immaginarli, c’è la possibilità di trovarsi in un tipico ranch in vacanza, respirando l’aria “da film” nelle verdi praterie e godendo della gentilezza dei proprietari e dell’arte dell’ospitalità, famosa nella zona. La maggior parte di tali strutture, nacque all’inizio del secolo scorso, grazie alla grande fonte di ricchezza portata dalle pecore e dai bovini e, in pochi anni, il Paese divenne un avamposto laniero noto in tutto il globo. I governi argentino e cileno, iniziarono a distribuire le terre a pochi fortunati,  che crearono delle aree abitative dai nomi altisonanti, in una delle zone del mondo più desolate della Terra.

 In definitiva, ancora adesso, una estancia è un luogo ideale dove rifugiarsi per “staccare la spina” dai pensieri stressanti di ogni giorno e uno dei posti dove non sono ancora arrivate orde di turisti festanti.Ognuna è diversa dall’altra, quindi, prima di scegliere in quale soggiornare, meglio controllare che siano presenti tutte le caratteristiche immaginate.Di solito gli alloggi sono piuttosto spartani, a conduzione familiare e la tecnologia quasi non esiste: quindi un modo per staccarsi da internet e dai contatti di ogni giorno, dai quali ormai tutti siamo dipendenti.

La maggior parte delle fattorie propongono la pensione completa e un pasto almeno, di solito, prevede l’agnello arrosto cucinato sul fuoco. Un ranch dove ascoltare storie locali legate al passato è, ad esempio, Estancia Telken, mentre un soggiorno confortevole, ma gestito ancora dal nucleo familiare originale è l’estancia Viamonte. Ben più moderna è L’estancia Monte Dinero.

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