A tu per tu con gli squali all’Ocean Aquarium di Shanghai

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A-tu-per-tu-con-gli-squali-allOcean-Aquarium-di-ShanghaiEffetti speciali, emozioni marine. Vicino alla Torre dell’ Oriental Pearl TV Tower si trova l’Ocean Aquarium di Shanghai. E’ diviso in 9 zone nelle quali si ha davvero l’illusione di vivere nel mare e sotto l’oceano tra 450 differenti specie di pesci provenienti da 5 Continenti e 4 oceani. Un teatro vivente di pesci colorati, piante e grandi animali acquatici. Un’emozionante viaggio che si snoda in un tunnel sotterraneo di vetro lungo 120 metri dal quale si possono guardare negli occhi gli squali, ammirare le magie delle piante e dei coralli e aevere l’impressione di nuotare in mezzo a splendidi pesci tropicali. All’interno dell’acquario si trovano anche shoow room e ristoranti www.redflag.info/shanghai/shanghai-ocean-aquarium.htm.

L’Ocean Aquarium di Shanghai
L’Aquarium della città è il più grande della Cina e aggiunge a Shanghai uno dei suoi tanti record. E’ la città più grande e occidentalizzata del Paese, con più di 17 milioni di abitanti, la prima a emergere come il più grande porto cinese e ad accogliere gli stranieri. E’ una città sempre in movimento, veloce come i suoi treni Maglev, che corrono sospesi in aria grazie a dei magneti, e scintillante come le insegne al neon che brillano di notte sui grattacieli. Eppure questa città così moderna e occidentalizzata ha saputo mantenere e conservare le millenarie tradizioni nei propri templi, nei giardini dove si pratica il tai-chi, nei bazar, nelle ricche collezioni dei suoi musei, nelle viuzze a sud-ovest del Bund, dove un’affascinante e autentica Shanghai, piena di vecchi edifici, bancarelle e negozietti di ogni genere, è sopravvissuta alla straordinaria rivoluzione urbana.

Alla scoperta della città sul mare
Shanghai, che in cinese significa “sul mare”, proprio perché si affaccia sul Mar cinese orientale ed è attraversata dal fiume Huangpu. Nonostante la grandezza della metropoli, le zone da visitare si concentrano nella parte centrale della città, raggiungibili facilmente con la metropolitana, a cominciare dal Bund, l’elegante distesa di alberghi storici e di edifici europei in stile neoclassico, gotico e barocco, che costeggia per un chilometro l’ansa del fiume e la cui atmosfera suggestiva rievoca un passato glorioso. Per avere un’idea di quella che era la Belle Époque di Shanghai, basta entrare nel più antico albergo della città, il Peace Hotel, ex residenza del più facoltoso cittadino di allora, Victor Sassoon, all’angolo con la Nanjing Lu, la sgargiante via dello shopping che incrocia il Bund. L’interno dell’albergo è tutto in legno con pesanti tappezzerie in stile Deco e un morbido parquet nella sala da ballo, che all’inizio del secolo facevano da sfondo alle notti più passionali e sfavillanti di Shanghai. Oggi la zona è nota come “concessione inglese” perché qui gli inglesi, che avevano strappato la città alla dinastia Qing per aprirla al commercio, stabilirono la loro zona franca sul lungofiume, cui diedero il nome di bund, termine che indica appunto la banchina.

Il quartiere inglese
Il quartiere inglese ospita, tra gli altri, il museo Bund, un piccolo gioiello d’architettura del Novecento, un pezzo d’antiquariato schiacciato tra i grattacieli più all’avanguardia. Difficile da credere, ma quando è stato costruito 103 anni fa, nel 1907, era l’edificio più alto di Shanghai (quasi 50 metri), un punto di riferimento per sincronizzare i propri orologi sul suo segnale e controllare l’arrivo dei bastimenti sulla banchina dello Huangpu.
Il quartiere di Pudong, invece, è il volto della nuova Shanghai, fatto di grattacieli, alberghi di lusso e dal World Financial Centre, la proprietà immobiliare più alta del mondo. Qui sorge anche la Jin Mao Tower, l’edificio più spettacolare di Shanghai, alto 421 metri, visibile da quasi ogni punto della città, occupato principalmente da uffici, ma che vanta stupende vedute dall’osservatorio all’ottantottesimo piano. Ancor più alta, 457 metri, è la torre televisiva Perla d’Oriente, dall’altra parte della strada: è aperta al pubblico perché regala un panorama mozzafiato e unico di Shanghai.

Il museo di Shanghai
Per capire la cultura cinese della città è d’obbligo una visita al museo di Shanghai, in piazza del Popolo, edificio dal design massiccio, al cui interno si ammira una vastissima raccolta di esempi della produzione cinese, oltre 12mila pezzi tra bronzi, dipinti, giade, calligrafie, sculture e monete, raccolti dal periodo neolitico a quello più recente.

Tra templi e giardini
Altrettanto importanti sono le visite alla parte meno chiassosa della città, la zona storica, caratterizzata da templi, giardini e parchi, che ospita angoli deliziosi dove il tempo sembra essersi fermato, come nel ricco tempio di Longhua, edificato nel periodo delle cinque dinastie (907-979 d.C.), o nel tempio del Buddha di Giada, costruito tra il 1911 e il 1918, uno dei pochi templi buddisti attivi di Shanghai, famoso per la statua in giada bianca alta due metri. E ancora nei giardini di Yuyuan, tipico esempio di giardino tradizionale cinese, che ospitano un mercato all’aperto e al coperto, dove si trova di tutto, dal té alle borse, dai vestiti alle valigie e alla chincaglieria made in China. Infine il Fuxing park, progettato dai francesi nel 1909 e successivamente utilizzato come piazza d’armi dai giapponesi alla fine degli anni Trenta, rimane uno degli luoghi più gradevoli della città.

Il quartiere bohémien
Nel 2003 venne lanciato il recupero di una piccola zona industriale nel centro di Shanghai, Taikang Lu, con l’intento di farne una zona bohémien, un’alternativa ai quartieri più moderni e all’avanguardia. Così, la maggior parte degli edifici, anziché essere demolita per far posto a scintillanti centri commerciali, venne riadattata per ospitare bar, negozi e qualche ristorante. In effetti, la zona non decollò mai veramente e rimase sospesa tra l’indifferenza della gente del quartiere e l’apprezzamento invece dei pochi stranieri che si avventurano fin qui e che trovano scene di vita quotidiana tra balconi con tendine e fioriere, panni appesi su intrecci di fili e piccole insegne dei negozi etnici, alcuni impensabilmente vasti al loro interno.

Una crociera sul fiume Huangpu
La visita ideale alla città, però, la regala il fiume Huangpu: fare una crociera sul fiume, che attraversa la città, permette di ammirare Shanghai in ogni suo aspetto, in quello moderno e in quello più popolare e antico. Anche solo prendere il traghetto per andare da un quartiere all’altro – che comunque sono collegati da tunnel sotterranei o da giganteschi ponti – come Puxi e Pudong, insieme ai portantini, alla gente con moto e biciclette, è un’esperienza unica, un assaggio di vita reale.

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