Antonella Clerici contro Mediaset e la trasmissione di Gerry Scotti: «Sono un po’ incavolata»

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Antonella Clerici ha attaccato la Mediaset e si è definita «un po’ incavolata» per la controprogrammazione ricevuta in questi anni e per un programma in particolare, quello di Gerry Sconti dedicato ai bambini. Si tratta di Io Canto Generation, considerato molto simile a The Voice Kids, trasmissione con cui tornerà su Rai1 proprio Antonella Clerici, venerdì 24 novembre. Durante una conferenza stampa negli studi Rai di via Mecenate, a Milano, la conduttrice ha dichiarato: «Sono contenta, come sempre, di fare da apripista a questo genere di trasmissioni, e mi capita ogni volta. Inizio coi bambini e qualcuno mi viene dietro immediatamente. Mi tallona, mi attenziona molto, direi».

Clerici sul programma di Gerry Scotti: «Due cose diverse»

Poco dopo, Antonella Clerici è stata provocata da un giornalista: «Perché non far scontrare Io Canto Generation e The Voice Kids nello stesso giorno?». Lei ha risposto: «Perché no? Non c’è nessun problema per me, io non ho problemi. Gli scontri ci sono sempre e quindi va bene, insomma. Io non mi tirerei indietro mai. Anzi qualche volta andrebbe anche bene». Poi ha smorzato i toni: «Però dico che siamo totalmente due cose diverse, secondo me. Ieri non ho visto la puntata, ma credo che il nostro format sia diverso, internazionale… Insomma è diverso, in comune ci sono solo i bambini che cantano».

L’attacco a Mediaset: «Mi controprogramma il più forte che ha»

E infine, un attacco a Mediaset sulla controprogrammazione di Canale 5. Clerici ha spiegato: «Mi piace che la concorrenza mi controprogrammi moltissimo. Cioè non solo mi attenziona prima, ma mi controprogramma nello stesso giorno con uno dei prodotti più forti che ha e che, come sapete, è il mio amico Paolo Bonolis». Il riferimento è al programma Ciao Darwin. La conduttrice ha continuato: «Non vi nascondo che da una parte, onestamente, questo mi fa un po’ incavolare. Però, allo stesso tempo, mi fa piacere perché vuol dire che siamo bravi e facciamo un buon lavoro. Ci tengono, perché vincere contro il nulla è molto facile, però provare a lottare controprogrammati come siamo noi dà una certa soddisfazione. In qualunque modo vada a finire, noi ce la mettiamo tutta».

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