Chi è Sven Knoll, leader del partito separatista Süd-Tiroler Freiheit

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Alle elezioni provinciali in Alto Adige, un risultato che ha destato notevole interesse è stato ottenuto dal partito di destra a ispirazione separatista Süd-Tiroler Freiheit. Fondato nel 2007 dallo storico volto del secessionismo sudtirolese, Eva Klotz, ha ottenuto circa il 10,9 per cento dei voti, più che raddoppiando il risultato della scorsa tornata elettorale, e diventando il terzo partito più votato dopo la Svp (Südtiroler Volkspartei) e il Team K.

Nel 2022 il partito chiese a Meloni di «restituire l’Alto Adige all’Austria»

Il partito è guidato da Sven Knoll, ed è noto per promuovere l’autodeterminazione del popolo sudtirolese e la sua riunificazione al Tirolo austriaco. Nel corso degli anni, la Süd-Tiroler Freiheit ha spesso attirato l’attenzione con azioni provocatorie, come la recente controversia riguardante il sorvolo delle Frecce Tricolori a Bolzano, definito come «un’esibizione nazionalista che colorerebbe il cielo dell’Alto Adige con il tricolore italiano». Nel novembre del 2022, durante l’anniversario numero 102 dell’annessione dell’Alto Adige all’Italia, il partito aveva chiesto alla futura premier Giorgia Meloni  di «restituire l’Alto Adige all’Austria», in quanto «l’Italia non c’entra nulla con il Brennero».

La carriera politica di Sven Knoll

Il successo elettorale del partito è dovuto alla campagna elettorale del suo leader, Sven Knoll, erede di Eva Klotz. Nato a Bolzano il 6 giugno 1980, nel 2007 è stato uno dei fondatori della Süd-Tiroler Freiheit e dal 2008 è membro del consiglio provinciale e quindi del  Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige. Dopo il deludente risultato del 2018, quando il partito ottenne solo il 5,1 per cento dei voti, Knoll (risultato comunque eletto) ha condotto una campagna elettorale caratterizzata da forti toni securitari, con un’enfasi sulla lotta all’immigrazione clandestina. Durante la campagna delle elezioni del 2023, il partito è stato accusato di xenofobia per un manifesto elettorale che raffigurava un uomo di colore con un coltello avvicinarsi a una donna, accompagnato dalla scritta (in tedesco): «Espellere gli stranieri criminali». Il manifesto è stato denunciato da diverse associazioni, tra cui l’Anpi, il Pd e il M5s, ma Knoll ha affermato che queste posizioni hanno attirato anche il voto di molti italiani. Knoll da anni si batte per la doppia cittadinanza – italiana e austriaca – per tutti gli altoatesini con antenati di cittadinanza austriaca fino al 1920 dovrebbero avere l’opportunità di ricevere la cittadinanza austriaca insieme alla cittadinanza italiana.

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