Eruzione in Islanda: la situazione del traffico aereo peggiora a causa della nube vulcanica

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Il passaggio della nube vulcanica continua. La notizia è da confermare ma esiste la probabilità di chiusura di alcuni aeroporti del nord d’Italia, a partire dalla mattina di sabato, è quanto annuncia la Protezione Civile.

La nube di cenere, provocata dall’eruzione del vulcano sotto il ghiacciaio di Eyjafjallajokull, ha paralizzato il traffico aereo europeo.
La Norvegia ha riaperto una piccola parte del suo spazio aereo, cosi come la Svezia, ma Austria, Paesi Baltici e Repubblica Ceca, hanno vietato i voli nei loro cieli. Rimangono chiusi anche gli spazi aerei di Finlandia, Belgio e Olanda.
Si registrano gravi disagi anche all’aeroporto polacco di Cracovia, ed in quelli tedeschi di Stoccarda e Norimberga. Problemi anche per gli aeroporti situati nel nord della Francia.
Nel frattempo, il vulcano continua con la sua imponente eruzione, che dovrebbe prolungarsi per altre 48 ore.
Gli esperti vulcanologi islandesi ora stanno monitorando con molta attenzione anche la situazione del vulcano Grimsvotn, che si trova sotto il ghiacciaio Vatnajokull, il più grande d’Europa. Dei mini-terremoti che hanno colpito la zona in queste ore, potrebbero causare una nuova eruzione.

L’Italia per il momento resta illesa e gli aeroporti continuano a funzionare normalmente, non fosse che i collegamenti verso alcune delle principali città europee sono bloccati per la chiusura degli scali a destinazione.

Di conseguenza, i passeggeri diretti verso tali destinazioni o che hanno in previsione viaggi intercontinentali con scalo in uno degli aeroporti bloccati, dovranno aspettarsi molto probabilmente la cancellazione del volo. In questo caso, ricorda l’Enac, il viaggiatore è tutelato dalla “Carta dei diritti del Passeggero” e può optare tra il rimborso del prezzo del biglietto o l’imbarco su un volo alternativo, in una data a scelta o il prima possibile, avendo in questo caso diritto all’assistenza in aeroporto.
L’ente precisa, inoltre, che “nella situazione in esame, trattandosi di cancellazioni derivanti da circostanze eccezionali il passeggero non ha diritto solo alla compensazione pecuniaria e ad eventuali risarcimenti danni“.

Ecco, infine, la situazione aggiornata sui cieli europei, dove, secondo Eurocontrol, la situazione del traffico aereo attuale non dovrebbe cambiare per le prossime 24 ore.

Germania: chiusi 10 aeroporti (Amburgo, Berlino-Tegel, Berlino-Schönefeld, Düsseldorf, Hannover, Brema, Münster, Colonia, Halle-Leipzig e Francoforte)
Regno Unito: In Inghilterra e Galles traffico aereo chiuso fino alle 7.00 di sabato. Qualche volo in partenza dalla Scozia e dall’Irlanda del Nord
Francia: 25 aeroporti, tra cui i due scali parigini di Orly e Roissy-Charles de Gaulle, sono stati chiusi alle 23.30 di ieri sera (giovedì) e la loro riapertura è prevista per le 8.00 di mattina di sabato
Olanda: lo spazio aereo olandese dovrebbe riaprire sabato verso le 6:00 (a.m)
Belgio: spazio aereo chiuso fino alle 10:00 di sabato
Austria: lo spazio aereo chiuderà nel pomeriggio di oggi (venerdì)
Lituania: spazio aereo chiuso
Finlandia: spazio aereo chiuiso fino a domenica alle 13:00
Irlanda: venerdì pomeriggio dovrebbe riaprire la quasi totalità dello spazio aereo irlandese.
Norvegia e Svezia: il traffico aereo riapre progressivamente
Repubblica Ceca: spazio aereo in parte bloccato
Polonia: traffico aereo in gran parte chiuso

La compagnia ferroviaria Eurostar, presa d’assalto, annuncia infine, tramite il sito, che i treni sono particolarmente completi e invita i viaggiatori a rendersi in stazione unicamente se in possesso di una prenotazione confermata per oggi.

Punto della situazione in Italia:
-La British Airways e Easyjet hanno cancellato i voli per le destinazioni britanniche.
-L’Alitalia ha annunciato la cancellazione dei propri voli per Londra, Amsterdam e Bruxelles, specificando nel proprio comunicato che anche la giornata di domani potrebbe rimanere critica.

In maniera generale si attendono le disposizioni di Eurocontrol, l’Organizzazione per la sicurezza nella navigazione aerea. L’organismo raccomanda, infine, ai viaggiatori di informarsi presso la propria compagnia aerea o l’aeroporto prima della propria partenza.

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