In Nepal è stato registrato il primo matrimonio di una coppia Lgbtq

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Il Nepal ha ufficialmente riconosciuto per la prima volta un matrimonio Lgbtq. Maya Gurung, una donna transgender di 41 anni, e Surendra Pandey, un uomo di 27 anni, si sono sposati con una cerimonia induista nel 2017, ma hanno ricevuto il loro certificato di matrimonio lo scorso 29 novembre in una località nel distretto di Lamjung, nel centro del Paese. «Si tratta di una vittoria non solo nostra, ma di tutte le coppie non eterosessuali», ha dichiarato Gurung. Inizialmente, la richiesta della coppia era stata respinta dalle autorità del distretto di Lamjung, ma il loro avvocato, Rounik Raj Aryal, ha ottenuto successo quando si è rivolto alle autorità di Dordi, che si sono dimostrate molto disponibili.

Il Nepal ha la legislazione più avanzata dell’Asia meridionale per i diritti Lgbtq

Yubraj Adhikari, sindaco del villaggio di Dordi, ha dichiarato che il certificato è in conformità con le istruzioni del Dipartimento di Identificazione Nazionale e del Registro Civile, basandosi su una sentenza della Corte Suprema. A giugno del 2023, la corte aveva emesso un’ordinanza provvisoria che consentiva alle coppie omosessuali e transgender di ottenere certificati di matrimonio, chiedendo al governo di istituire un registro temporaneo per le unioni in attesa di una legislazione dedicata. Secondo Sunil Babu Pant, attivista per i diritti della comunità Lgbtq, Gurung e Pandey hanno fatto la storia. Il Nepal, con una delle legislazioni più avanzate dell’Asia meridionale per i diritti degli omosessuali e dei transgender, vieta qualsiasi forma di discriminazione basata sul genere o sull’orientamento sessuale dal 2007. Dal 2015, inoltre, il Paese rilascia passaporti con tre opzioni di genere: maschio, femmina e altro. Nel 2023, la Corte Suprema ha ordinato al governo di riconoscere i matrimoni non eterosessuali tra cittadini nepalesi e stranieri e di concedere i visti corrispondenti. Nonostante i progressi legislativi, la comunità Lgbtq continua però a essere oggetto di discriminazioni in ambito lavorativo, sanitario e scolastico.

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