Le quotazioni di borsa italiana e spread oggi 4 dicembre 2023

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Dopo l’ottima chiusura di settimana fatta registrare dalle Borse europeevenerdì scorso, 1 dicembre, Piazza Affari è poco mossa dopo i primi scambi. Titoli di Stato fiacchi: il rendimento dei Btp sale di 3 punti base al 4,12%, così come lo spread con il bund, che si apre a 176 punti.

Le quotazioni delle Borse e l’andamento dello spread in tempo reale

10.48 – Europa incerta con il dilemma tassi, giù il petrolio

Borse europee fiacche dopo i rialzi delle ultime sedute, con gli investitori che restano alla finestra in attesa di trovare conferma dal quadro macroeconomico allo loro scommessa per un taglio dei tassi già a metà del 2024. Londra cede lo 0,3%, Parigi e Milano lo 0,2% mentre Francoforte avanza dello 0,1% e Madrid dello 0,2%. Deboli anche i future su Wall Street dopo la buona seduta di venerdì, quando gli investitori non hanno mostrato preoccupazione per le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che non ha escluso nuovi rialzi dei tassi, qualora fosse necessario, ma ha anche parlato di una politica monetaria “ben instradata in territorio restrittivo”. In attesa di ascoltare le parole della presidente della Bce, Christine Lagarde, i titoli di stato sono fiacchi: il rendimento dei Btp sale di 3 punti base al 4,12%, così come lo spread con il bund, che si apre a 176 punti. Forti vendite sul petrolio (-1,5%), con il mercato che non crede che il taglio della produzione deciso dall’Opec+ sarà in grado di sostenere i prezzi. Il Wti scende appena sotto i 73 dollari al barile mentre il Brent tratta a 77,77 dollari. Male anche il gas, con i future Ttf in calo del 3,6% a 41,93 euro. Tra le materie prime brilla l’oro (+1,3% a 2.0771 dollari), che in nottata ha sfondato quota 2.100 dollari l’oncia. A Piazza Affari vanno male i petroliferi, con Saipem (-2,8%) ed Eni (-1,8%) mentre corrono Nexi (+2,1%) e Mps (+1,9%).

9.41 – Milano incerta, bene Moncler e Nexi, giù Eni e Saipem

Piazza Affari poco mossa dopo i primi scambi, con l’indice Ftse Mib che oscilla sulla parità continuando a puntare quota 30 mila punti (+0,06% a 29.945 punti). Sul listino principale si mettono in luce Moncler (+1,5%), Nexi (+1,4%) e Mps (+0,9%), che ha comunicato i risultati dello Srep, da cui è emersa una riduzione della richiesta di capitale da parte della Bce. Bene anche Recordati (+0,6%), Stellantis (+0,4%) e Intesa (+0,4%) mentre appesantiscono il Ftse Mib i petroliferi Eni (-1,3%), Tenaris (-1,1%) e Saipem (-1,2%), che scontano il calo del greggio, seguiti da Cnh (-1,1%), Pirelli (-0,8%) e Ferrari (-0,5%).

9.10 – L’Europa apre debole, Londra -0,54%

Avvio fiacco per le principali Borse europee, con gli investitori che tirano il fiato dopo i rialzi delle ultime sedute. A Parigi l’indice Cac 40 cede lo 0,2%, a Londra il Ftse 100 arretra dello 0,53% mentre a Francoforte il Dax flette dello 0,04%.

9.06 – Milano apre poco mossa (-0,03%)

Avvio poco mosso per Piazza Affari, che resta a ridosso dei 30 mila punti. L’indice Ftse Mib cede in apertura lo 0,03%, a 29.919 punti.

8.44 – Il gas apre in forte calo (-4%) ad Amsterdam

ll gas apre in forte calo sul mercato di Amsterdam. I future Ttf, benchmark del prezzo del gas in Europa, cedono il 4% a 41,76 euro al megawattora.

8.43 – Lo spread tra Btp-Bund apre invariato a 138 punti base

Lo spread tra Btp e Bund apre poco mosso a 138 punti base, con il rendimento del decennale italiano in flessione di poco più di un punto base, al 4,073%.

8.38 – Asia incerta sulle mosse della Fed, l’oro ai massimi

Le Borse asiatiche chiudono la seduta in rosso mentre gli investitori soppesano le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che venerdì scorso non aveva escluso nuovi rialzi dei tassi in caso di bisogno, pur sottolineando come la politica monetaria fosse «ben instradata in territorio restrittivo». Tokyo ha perso lo 0,6%, Hong Kong cede l’1,1%, Shanghai e Shenzhen lo 0,3% mentre Seul è salita dello 0,1% e Sydney dello 0,7%. Contrastati anche i future, con quelli sull’Europa in leggero rialzo e quelli sugli indici statunitensi in calo frazionale. Dopo che venerdì Wall Street aveva sfidato Powell, prezzando nei Fed swap un taglio dei tassi a maggio, oggi le Borse sono più caute, i rendimenti dei Treasury tornano a salire e anche il dollaro recupera un po’ di terreno sulle altre valute. La generale debolezza del biglietto verde contribuisce al rally dell’oro (+1,5% a 2.074 dollari l’oncia), che nella notte ha toccato i 2.135 dollari, segnando un nuovo record storico. Sul fronte energetico il petrolio cede poco meno dell’1%, con il Wti che scende a 73,41 dollari e il Brent a 78,18 dollari, con il mercato scettico sul fatto che il taglio alla produzione deciso dall’Opec+ sia in grado di riequilibrare il mercato e sostenere i prezzi. In forte calo anche il gas, con i future Ttf che cedono il 4,4% a 41,51 euro al megawattora.

8.36 – Prezzo petrolio in calo, Wti scambiato a 73,41 dollari

Prezzo del petrolio in calo questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a gennaio passa di mano a 73,41 dollari al barile con un calo dello 0,89% mentre il Brent con consegna a febbraio è scambiato a 78,14 dollari al barile con una riduzione dello 0,94%.

8.32 – Prezzo oro supera i 2.135 dollari poi ripiega a 2.075

L’oro corre e nella notte raggiunge il nuovo record storico. Le quotazioni salgono del 3,1% a 2.135,02 dollari l’oncia, superando il precedente record stabilito nel 2020 durante la pandemia. A spingere è l’attesa di un taglio dei tassi da parte della Fed. Intorno alle 8.30 il metallo prezioso con consegna immediata è scambiato a 2.075,97 dollari.

8.20 – Euro in lieve calo, scambiato a 1,0866 dollari

Euro in lieve calo questa mattina sui mercati valutari: la moneta unica europea è scambiata a 1,0866 dollari con un calo dello 0,17% e a 159,43 yen con una riduzione dello 0,20%.

3.28 – Hong Kong apre a +0,53%, focus su udienza Evergrande

La Borsa di Hong Kong apre la seduta in rialzo in scia con l’andamento positivo segnato venerdì da Wall Street e in attesa della ripresa odierna delle udienze che nell’ex colonia britannica dovrà decidere sul futuro di Evergrande, a partire dall’ipotesi di liquidazione: l’indice Hang Seng sale dello 0,53%, a 16.919,08 punti. Il Composite di Shanghai aumenta nelle prime battute dello 0,05% a 3.033,30, mentre quello di Shenzhen segna una frenata dello 0,28% a quota 1.882,65.

2.16 – L’oro corre sopra i 2.100 dollari, nuovo record

L’oro corra al nuovo record storico. Le quotazioni salgono del 3,1% a 2.135,02 dollari l’oncia, superando il precedente record stabilito nel 2020 durante la pandemia. A spingere è l’attesa di un taglio dei tassi da parte della Fed.

1.19 – Tokyo, apertura in lieve calo (-0,35%)

La Borsa di Tokyo inizia la prima seduta della settimana col segno meno, appesantita dalla rivalutazione dello yen e malgrado l’avanzata degli indici azionari statunitensi. In apertura il listino di riferimento Nikkei cede lo 0,35% a quota 33.314,31, con una perdita di 117 punti. Sul mercato valutario la divisa nipponica prosegue la fase di rafforzamento, al cambio con il dollaro a 146,30 e sull’euro a 159,20.

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