Omicidio Alessandra Matteuzzi: per i periti l’ex era capace di intendere e di volere

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:News
  • Commenti dell'articolo:0 commenti

Piena capacità di intendere e di volere al momento dell’omicidio. È quanto stabilito dalla perizia psichiatrica effettuata su Giovanni Padovani, imputato davanti alla Corte di assise di Bologna per l’omicidio pluriaggravato dell’ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, che risale al 23 agosto 2022. Secondo i periti – Pietro Pietrini, Giuseppe Sartori, Cristina Scarpazza – nominati dai giudici, Padovani non presentava alcuna condizione di infermità di mente tale da incidere in maniera significativa sulla sua capacità.

I legali dei familiari di Alessandra: «Non siamo sorpresi»

«Letta la perizia psichiatrica su Giovanni Padovani non possiamo che dirci soddisfatti di quanto in essa accertato, ma non certo sorpresi; fin dall’inizio di questa tragica vicenda, abbiamo manifestato come non vi fossero seri motivi per dubitare della capacità di intendere e di volere dell’imputato, anche se non ci siamo opposti allo svolgimento della perizia così da fugare ogni dubbio circa la lucida e premeditata volontà omicida dello stesso», hanno dichiarato gli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, difensori di parte civile per i familiari di Alessandra Matteuzzi.

Simulate delle patologie psichiatriche

I legali hanno sottolineato che «oltre alla piena capacità di intendere e di volere, i periti hanno accertato come l’imputato abbia simulato la sussistenza di patologie psichiatriche tentando, senza riuscirci, di manipolare il collegio peritale, così come, d’altra parte, aveva manipolato la povera Alessandra. Troppe volte abbiamo sentito dire, anche nei media, che Padovani sarebbe stato affetto da problemi psichiatrici, da disturbi di personalità o da ossessioni incontrollabili ed incontrollate che, suo malgrado lo hanno portato a compiere un gesto atroce, ma finalmente è stato appurato che nulla di tutto ciò risponde al vero: Giovanni voleva uccidere Alessandra e lo ha fatto, senza alcun pietà». Tra un paio di settimane, hanno concluso «torneremo in aula e speriamo che il processo possa concludersi al più presto, per Alessandra e per tutte le altre vittime».

Powered by WPeMatico

Vai alla fonte

Lascia un commento