Ora solare 2023, gli effetti del cambio sull’organismo umano

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La notte fra sabato 28 e domenica 29 ottobre l’ora legale lascerà il posto alla solare. Ciò significa che le lancette dell’orologio, allo scoccare delle 3, torneranno indietro di 60 minuti dando vita a una notte più lunga. Sebbene per gran parte della popolazione si tratti di un cambio minimo e apparentemente innocuo, alcuni soggetti possono accusare importanti disturbi all’organismo, come se affrontassero gli effetti di un mini jet lag. Non è raro avvertire mal di testa, disorientamento e possibile insonnia, dovute a quello che gli esperti chiamano disturbo affettivo stagionale. Esistono tuttavia diversi metodi per prepararsi a dovere e limitare le ripercussioni sul proprio corpo, tra cui la regola del 3-2-1. È importante ricordare comunque che il cambio dell’ora non comporta una variazione diretta della salute di un soggetto, ma può incentivare disturbi preesistenti, pertanto si consiglia di contattare il medico all’insorgenza di problemi.

Mal di testa e disorientamento, gli effetti del cambio dell’ora sull’uomo

Fra i disturbi più frequenti che si presentano con il cambio dell’ora ci sono le cefalee a grappolo. Si tratta di una particolare forma di mal di testa molto intenso che si materializza con attacchi ripetuti o cluster capaci di ripresentarsi per sei-otto settimane o anche alcuni mesi. Interessa principalmente la zona dell’ipotalamo, responsabile anche del ritmo circadiano, ossia l’orologio biologico di 24 ore che regola l’alternanza tra il sonno e la veglia. L’aumento della durata di un giorno, che nel caso del 29 ottobre crescerà di 60 minuti, potrebbe comportare uno squilibrio più o meno marcato, originando dolori al capo e disorientamento.

Emicranie, disorientamento e disturbi del sonno. Il cambio dell'ora presenta alcuni rischi per l'organismo. Quali sono e come prevenirli.
La notte di domenica 29 ottobre arriva l’ora solare (Getty Images).

Il passaggio dall’ora legale a quella solare inoltre comporta una riduzione di luce durante le giornate, fino ad arrivare al solstizio d’inverno che cadrà il 22 dicembre 2023. L’improvviso mutamento nel ritmo quotidiano, in alcuni soggetti più fragili, genera un disturbo affettivo stagionale. Identificato nel 1984 dal National Institute of Mental Health, indica una depressione innescata dal cambio di stagione e dallo squilibrio evidente tra giorno e notte. Fra i sintomi più comuni vi sono sonnolenza, spossatezza e perfino eccessivo fabbisogno di carboidrati che può aumentare l’appetito. Vulnerabili soprattutto i soggetti affetti da Alzheimer e demenza, in quanto il sonno svolge un ruolo vitale nella funzione cognitiva e nel consolidamento della memoria.

Dall’esercizio fisico alla regola  del 3-2-1, come prepararsi al cambio

In attesa di spostare le lancette dell’orologio, è possibile prepararsi con una serie di attività quotidiane. Fare esercizio fisico e trascorrere le giornate all’aria aperta rappresentano utili mezzi per abituare il proprio organismo all’arrivo dell’ora solare, in quanto accrescono la produzione della serotonina, “ormone del buon umore”. Importante anche la regola del 3-2-1, ideata da Safwan Badr, docente e direttore del dipartimento di Medicina interna della Wayne State University School of Medicine di Detroit. Prevede di smettere di mangiare tre ore prima di andare a letto, in quanto la digestione può impattare sulla qualità del sonno. Utile anche finire di lavorare due ore prima di mettersi a dormire e non usare smartphone o tablet nei 60 minuti precedenti il sonno. La luce blu infatti blocca la produzione della melatonina.

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