Salgono a 338 i casi di Dengue in Italia nel 2023

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Salgono a 82 i casi di febbre Dengue autoctoni – ovvero trasmessi localmente – in Italia, in aumento rispetto ai 76 notificati la scorsa settimana. I casi sono riferiti a quattro episodi di trasmissione non collegati tra loro in provincia di Lodi (41 confermati), in provincia di Latina (due casi) e in provincia di Roma (38 casi con esposizioni in diverse parti della città metropolitana di Roma e uno ad Anzio, per cui sono in corso indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici). Tutti i casi, di cui è noto l’esito, sono guariti o in via di miglioramento. Dall’inizio dell’anno sono stati notificati anche 256 casi di Dengue importati da altri Paesi, per un totale di 338. È quanto emerge dal bollettino della febbre Dengue aggiornato dall’Istituto Superiore di Sanità.

Salgono a 338 i casi di Dengue da inizio anno in Italia. Sono 82 quelli autoctoni. Il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità.
Zanzara Aedes aegypti (Getty Images).

Dalla febbre alta ai rush cutanei, i sintomi della Dengue

Febbre alta e prolungata, associata a malessere diffuso, dolori osteoarticolari e rush cutanei. Sono questi sintomi iniziali della malattia. La Dengue è causata da quattro virus molto simili, trasmessi agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, ma sono stati registrati anche casi trasmessi da Aedes albopictus. Per avere la certezza di avere la Dengue serve un esame del sangue specifico, un test diagnostico riservato a centri qualificati.

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