Sicily Mafia Tour: l’itinerario al centro delle polemiche

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tramonto Sicilia

Un itinerario di dubbio gusto, anche perché comprende gioielli architettonici, storici e paesaggistici che non hanno bisogno di questa pubblicità (negativa tra l’altro), per essere mostrati ai turisti. La mini-vacanza guidata che tante polemiche sta creando per via del suo nome “Sicily Mafia Tour“, riguarderà i giorni compresi tra il 24 e il 27 aprile e comprenderà il meglio dell’area del palermitano. Tutte le zone prescelte sono tristemente note per qualche vicenda legata appunto a Cosa Nostra.

L’idea è di una agenzia turistica inglese 4.tour, odiatissima anche tramite social e web ma in grado di conquistare molti turisti stranieri, curiosamente affascinati da una piaga che da anni si combatte in Sicilia, ma in fondo interessa l’intero Paese. Il Sicily Mafia Tour comprende quattro giorni di giri attraverso Palermo, Monreale, Portella della Ginestra e Cefalù.

Non si tratta certo degli unici luoghi legati a questo problema, vedi Corleone, ma sono state preferite esclusivamente le location dove è stata ambientata la storica saga cinematografica diretta da Francis Ford Coppola. Parliamo appunto de “Il Padrino“.

Non sono solo i siciliani indignati per tale situazione, che denota una mancanza di rispetto per questa magnifica isola. Un modo ingiusto di mostrare solo un aspetto, che poi non è quello primario di questa parte di Stivale. La Trinacria è carica di territori diversi e di luoghi da visitare, la Mafia è solo uno dei tanti disagi che continuano ad affliggerla, non annebbiandone comunque il lustro. L’idea del tour operator, ovviamente, non ha l’intenzione di offendere il Paese, ma di invogliare i clienti a prendere parte ad un tour a tema, anche se di pessimo gusto. Del resto, non si tratta del primo caso. Dalla catena di ristoranti spagnoli dal nome Mafia, al fast food austriaco Don Panino, le allusioni sono fin troppe. In quest’ultimo caso ci si prendeva addirittura gioco delle vittime di Cosa Nostra con menù a tema con frasi di pura derisione. La partita non è chiusa e le critiche sono sempre più aspre: peccato che si debba arrivare a tanto sempre più spesso.

 

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