La bozza della Manovra 2024 continua a scuotere gli animi sia dell’opposizione sia della maggioranza, con la premier Giorgia Meloni che si è scontrata con il Mef e ha fatto saltare dalla legge di Bilancio la norma che concedeva all’Agenzia delle Entrate la possibilità di pignorare direttamente i conti correnti di chi ha un debito non saldato con lo Stato. In questo contesto, dopo lo scontro alla Camera sul tema dell’educazione sessuale, il Movimento 5 stelle ha riacceso le polemiche contro il governo.
M5s: «Meloni la prima che dovrebbe aver letto i testi»
«Ricapitolando: a Salvini non piace la stretta sulle pensioni anticipate voluta da Giorgetti, che oltre a essere il ministro dell’Economia è anche il vicesegretario del suo partito. Forza Italia è pronta a fare il diavolo a quattro per eliminare l’aumento delle tasse sugli affitti brevi. Poi c’è la misteriosa norma sull’accesso del fisco ai dati dei conti correnti degli italiani: non piace a nessuno nel centrodestra, neanche a Giorgia Meloni. La quale ci risulta essere presidente del Consiglio, quindi la prima che dovrebbe aver letto i testi della legge di Bilancio», hanno tuonato i deputati M5s Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Alessandra Todde ed Enrico Cappelletti.
I deputati: «Nessuna misura per la crescita economica»
«Ci troviamo al cospetto di una maggioranza letteralmente sfarinata, impegnata in una guerriglia interna senza quartiere di fronte a bozze che sembrano planate sul tavolo della premier quasi per caso», si legge ancora nella nota. «Al netto del tutti contro tutti e dell’indegno miscuglio di tagli e tasse, riteniamo che questa manovra abbia un altro difetto capitale: non si scorge mezza misura per favorire la crescita economica». Inoltre, «a 11 giorni dallo scoppiettante Cdm in cui la manovra è stata varata, un testo ufficiale ancora non c’è. Il modo di operare di Meloni e Giorgetti è avvilente», hanno concluso i deputati.
Il Governo delle tasse. pic.twitter.com/gGCOVoWWJ1
— MoVimento 5 Stelle (@Mov5Stelle) October 27, 2023
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